Kim's General in Russia (Part 2)

(IT)

Il 21 novembre la Corea del Nord ha inviato sul fronte di guerra tra Russia e Ucraina un corpo di spedizione di oltre 500 ufficiali. Come già presentato nello scorso articolo riguardante il tema, tra questi comparivano tre figure chiave del regime: Kim Yong Bok, Ri Chang Ho e Sin Kim Cheol.

La figura e la carriera di Kim Yong Bok sono state ampiamente analizzate nell'articolo del 25 novembre, andando ad indagare quali fossero le sue posizioni all'interno della gerarchia degli apparati di sicurezza e nelle forze armate. Oggi, alla luce di nuove sanzioni verso la Corea del Nord da parte di Stati Uniti, Corea del Sud e Unione Europea su entità, imprese e personalità cinesi, russe e nordcoreane per il loro coinvolgimento nel conflitto russo-ucraino, il nome di Yong Bok ritorna insieme a quello di Ri Chang Ho.
 
Le informazioni su Ri, come anche nel caso di Kim, sono molto scarse. Analizzando quanto prodotto dal Dipartimento del Tesoro statunitense, si riescono però a scoprire alcuni dettagli riguardanti la sua attività all'interno dell'ampio e complesso sistema militare-securitario di Pyongyang. Ri è a capo del Reconnaissance General Bureau (RGB), la principale agenzia d'intelligence nordcoreana. Risulta essere stato fondato nel 2009 a seguito di una riorganizzazione e accorpamento delle principali agenzie di spionaggio nazionali. In quel momento, molte attività furono trasferite dal Partito dei Lavoratori di Corea alla Commissione per gli Affari di Stato, di cui è presidente Kim Jong-Un. A livello amministrativo, il RGB è subordinato al Dipartimento di Stato Maggiore. In quanto capo, è probabile che Ri supervisioni i 6 diversi uffici in cui il RGB è suddiviso, ovvero:
  • Operations
  • Reconnaissance
  • Technology and Cyber
  • Overseas Intelligence
  • Inter-Korean Talks
  • Service Support
Oltre a ciò, il RGB è coinvolto in diverse attività illecite. Queste includono la violazione delle sanzioni internazionali ONU per quanto riguarda l'import e l'export di prodotti e materie prime sotto embargo; terrorismo di Stato, assassini e rapimenti; commercio estero e cyberattacchi destinati all'ottenimento di capitali finanziari e valuta estera pregiata. Secondo la stessa RAND Corporation, in un rapporto di oltre 80 pagine sull'evasione delle sanzioni internazionali, l'agenzia d'intelligence avrebbe facilitato l'infiltrazione di entità nordcoreane in Africa per la creazione d'imprese che mascherassero l'origine della proprietà, permettendo così la creazione di joint venture con aziende locali per generare valuta estera da inviare direttamente in Nord Corea. In un altro caso, si è scoperto che il RGB controlla la Pan Systems Singapore, a sua volta azienda mascherata dietro la sigla Glocom (Global Communications Co.) e che si occupa di strumentazione radio e telecomunicazioni per usi militari. Grazie a questa impresa di facciata, la Corea del Nord ha avuto accesso a preziose componenti elettroniche e ai capitali presenti nel mercato internazionale.

Da quanto si può vedere quindi, Ri si trova a controllare un impero sotterraneo fondamentale per i Kim, in quanto consente di ottenere tecnologie e finanziamenti che vengono investiti nel programma nucleare e missilistico nordcoreano. Il suo ruolo sul fronte ucraino potrebbe avere, in conseguenza di quanto visto, diversi significati e risvolti. Primo tra tutti, è probabile che Ri sia stato incaricato dalla dirigenza kimista di mantenere saldo il controllo e la supervisione sulle unità militari nordcoreane inviate sul fronte, evitando che quest'ultime possano disertare e rivelare possibili informazioni riguardo l'addestramento delle truppe o all'organizzazione dietro il loro viaggio da Pyongyang verso l'Ucraina Orientale. Altra possibilità è che Ri, dati i contatti con la Russia, possa ulteriormente rafforzare i canali di scambio con entità o personalità di Mosca per garantire al regime nuovi fondi e materiali, magari dual-use, aventi questi sia implicazioni positive per lo sviluppo tecnico-industriale che negli ambiti e settori bellici di Pyongyang. Almeno per ora, però, non sembra direttamente coinvolto nella conduzione dei piani militari dell'esercito nordcoreano su suolo ucraino, la cui gestione sembra sia stata appaltata a Sin Kum Cheol, a capo del Direttorato operativo.

La presenza di una figura di alto profilo come Ri Chang Ho sul fronte ucraino evidenzia l'importanza strategica che la Corea del Nord attribuisce a questa operazione militare. Attraverso questa collaborazione, sempre più stretta, il regime di Kim Jong-Un cercare di aggirare con migliore efficacia le sanzioni internazionali, acquisendo così esperienza sul campo e rafforzare maggiormente i legami con Mosca, consolidando la posizione di quest'ultima come principale alleato in opposizione a Pechino.
Scenari che continuano a preoccupare, non solo per quanto riguarda il conflitto in Ucraina, ma anche per le potenziali ripercussioni sulla stabilità regionale in Asia orientale e sull'avanzamento, sempre più evidente, del nucleare nordcoreano.



DPRK troops marching through Pyongyang during a parade in 2018 | Image: KCTV



(EN)

On November 21, North Korea sent an expeditionary corps of over 500 officers to the Russia-Ukraine warfront. As previously reported in the last article on this topic, three key figures of the regime were Kim Yong Bok, Ri Chang Ho, and Sin Kim Cheol.

Kim Yong Bok’s background and career were extensively analyzed in the November 25 article, exploring his roles within the hierarchy of North Korea’s security apparatus and armed forces. Today, in light of new sanctions imposed on North Korea by the United States, South Korea, and the European Union against Chinese, Russian, and North Korean entities, businesses, and individuals for their involvement in the Russia-Ukraine conflict, the name Yong Bok resurfaces alongside that of Ri Chang Ho.

Information on Ri, as with Kim, is very scarce. However, by analyzing reports from the U.S. Treasury Department, a few details can be uncovered about his activities within Pyongyang’s vast and complex military security system. Ri heads the Reconnaissance General Bureau (RGB), North Korea’s primary intelligence agency. The RGB was founded in 2009 following a reorganization and consolidation of major national intelligence agencies. At that time, many activities were transferred from the Workers’ Party of Korea to the State Affairs Commission, chaired by Kim Jong-Un. Administratively, the RGB is subordinate to the General Staff Department. As the head, Ri likely oversees the six different offices into which the RGB is divided:
  • Operations
  • Reconnaissance
  • Technology and Cyber
  • Overseas Intelligence
  • Inter-Korean Talks
  • Service Support
In addition, the RGB is involved in various illicit activities. These include violating UN international sanctions concerning the import and export of embargoed goods and raw materials; state terrorism, assassinations, and kidnappings; foreign trade; and cyberattacks aimed at securing financial capital and foreign currency. According to the RAND Corporation, in a report exceeding 80 pages on international sanctions evasion, the intelligence agency facilitated the infiltration of North Korean entities into Africa to establish companies that obscure the true ownership, enabling the creation of joint ventures with local businesses to generate foreign currency sent directly to North Korea. In another case, it was discovered that the RGB controls Pan Systems Singapore, a company masked under the name Glocom (Global Communications Co.), which deals with radio and telecommunications equipment for military purposes. North Korea has gained access to valuable electronic components and financial capital on the international market through this front company.

From this evidence, Ri appears to control a covert empire essential for the Kim regime, as it enables the acquisition of technology and funding that are invested into North Korea’s nuclear and missile programs. Therefore, his role on the Ukrainian front could have multiple meanings and implications. First and foremost, it is likely that Ri was tasked by Kim’s leadership with maintaining firm control and supervision over the North Korean military units deployed to the front, preventing defections or the revelation of potential information regarding troop training or the organization behind their journey from Pyongyang to Eastern Ukraine. Another possibility is that Ri, leveraging his contacts with Russia, could further strengthen exchange channels with Russian entities or individuals to secure new funds and materials for the regime, possibly dual-use items that have both technical-industrial development and military applications in Pyongyang. At least for now, however, he does not appear to be directly involved in the military plans of the North Korean army in Ukraine, which seems to have been entrusted to Sin Kim Cheol, head of the Operational Directorate.

The presence of a high-profile figure like Ri Chang Ho on the Ukrainian front underscores the strategic importance that North Korea attributes to this military operation. Through this increasingly close collaboration, Kim Jong-Un’s regime aims to more effectively circumvent international sanctions, gain on-the-ground experience, and further strengthen ties with Moscow, solidifying Russia’s position as its main ally in opposition to Beijing.

These scenarios remain concerning, not only for the conflict in Ukraine but also for their potential repercussions on regional stability in East Asia and the increasingly evident advancement of North Korea’s nuclear program.



Korean People's Army soldiers attend a mass celebration in Pyongyang on September 6 for scientists involved in carrying out North Korea's largest nuclear blast to date. | Kim Won-Gin/Getty Images



- Tommaso Tartaglione, 25/11/24



Comments

Popular Posts